Imminenti stati: la recensione di Gian Ruggero Manzoni

Sulla nuova raccolta di Andrea Parato

La recente recensione di Gian Ruggero Manzoni sulla raccolta “Imminenti stati di necessità”

IMMINENTI STATI DI NECESSITA’ di Andrea Parato, Fara Editore, dell’amico Alessandro Ramberti. Andrea Parato è nato a Rimini nel 1979 e vive a Riccione dal 2008. Ha pubblicato saggi sulla comunicazione, racconti e sillogi di poesia e ha vinto diversi concorsi letterari. Si occupa di comunicazione, formazione, editoria, sia per passione che per lavoro. Uno dei testi tratti da questa racconta: “Spegnete le lampade, venite, / smettete di scrutare / non c’è più bisogno, spegnete anche il sole / perché questi occhi chiusi e cechi / vedranno una nuova luce su volti di stupore. / E vieni anche tu, figlio orgoglioso, / in questo abbraccio misericordioso / e misterioso. / Torna anche tu a questa casa / che accoglie il viandante di vita. / Non essere tu il prossimo a partire: / per odiar tuo fratello / sarai esule dal cuore”. Ha detto Massimiliano Bardotti di questo libro: “Chi ha scritto questi versi ha, a mio avviso, una padronanza dello strumento poetico eccezionale. Ho trovato il dialogo poetico dedicato alla vicenda del ‘figliol prodigo’ di una cura e di una bellezza difficile da esprimere”. Interessante come Parato affronti questo momento epocale, e ciò si riversa nel suo fare poesia. Così egli dice: “Partiamo da una riflessione generale: la dimensione della crisi caratterizza l’esistenza umana. Però in alcuni momenti storici e in alcuni particolari contesti tale aspetto che riguarda la vita delle persone si acutizza tanto da sembrare endemico e così diffuso da passare a un piano socialmente condiviso, un piano di ‘crisi globale’ (almeno per come viene proposta dei media o percepita). Se quello che la nostra società sta attraversando è uno di questi momenti, cosa possiamo fare? Il tentativo di trovare soluzioni per gestire la crisi in senso lato si collega alla gestione del cambiamento. […] Questo può essere doloroso – infatti la teoria della ‘dissonanza cognitiva’ dice che spendiamo più energia a fare quadrare ciò che non corrisponde alla nostra percezione del mondo, invece di accettare le difformità – ma può essere un momento creativo e generativo” … e in questo anche noi crediamo.

Fonte: https://farapoesia.blogspot.com/2019/01/sulla-nuova-raccolta-di-andrea-parato.html

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